Corte Costituzionale: sanzioni più lievi per atti contro la decenza

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Troppo pesante una sanzione amministrativa per atti contrari alla pubblica decenza compresa tra un minimo di 5.000 euro, soprattutto, e un massimo di 10.000. La Corte Costituzionale così la ridetermina in una forchetta compresa tra 51 e 309 euro. Questa la conclusione della sentenza n° 95 depositata ieri e scritta da Francesco Viganò. A sollevare […]

Esecuzione penale: quando la misura della confisca è prevista ma non eseguita in sentenze definitive

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Permettere allo Stato di recuperare quanto previsto dall’Autorità giudiziaria a titolo di confisca e in sentenze ormai definitive, ma nei fatti rimaste, sul punto, lettera morta. E’ questo l’obiettivo che si propone il protocollo operativo firmato dalla procura generale di Brescia e il comando regionale della Lombardia della Guardia di Finanza. Un memorandum che ha […]

Notifica al difensore se al domicilio dichiarato l’imputato è irreperibile. Sezioni Unite

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In caso di domicilio dichiarato eletto o determinato, il tentativo di notificazione a mezzo posta, tramite l’ufficio postale, non andato a buon fine per irreperibilità del destinatario, comporta, senza necessità di altri adempimenti, l’ipotesi della notificazione divenuta impossibile. In tale caso, come nella dichiarazione di domicilio mancante, insufficiente o inidonea, l’ufficiale giudiziario dovrà consegnare al […]

Presunzione d’ innocenza: le indicazioni della Procura generale della Corte di cassazione

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Massima discrezionalità dei procuratori nella diffusione di informazioni sui processi penali, almeno nella determinazione dell’interesse pubblico, come pure nella scelta della modalità (conferenza stampa o comunicato). Drastica contrarietà a interviste su singoli procedimenti o specifiche posizioni processuali. Via libera all’accesso dei giornalisti alle ordinanze di custodia cautelare, non agli atti di indagine, sia pure non […]

231: la Corte evita l’estinzione dell’impresa per mancati versamenti fiscali

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Va dissequestrata la somma che serve per pagare le imposte sui profitti illeciti. In caso contrario, la società, sottoposta a misura cautelare per effetto di una violazione prevista dal decreto 231, sarebbe condannata all’estinzione. Lo afferma per la prima volta la Cassazione con la sentenza n° 13936/22 della sesta sezione penale depositata ieri. La Corte, […]

CEDU. Violenze domestiche, Italia condannata per errori e passività

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Inerzia, mancata valutazione del rischio, assenza di misure preventive e di protezione nei confronti di una donna vittima di violenza domestica. Un mix di errori e di passività che ha portato la CEDU a condannare l’Italia per violazione dell’articolo 2 della Convenzione, che assicura il diritto alla vita. Con la sentenza depositata ieri (ricorso n° […]

L’archiviazione da anni non basta per distruggere le intercettazioni

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Il giudice per le indagini preliminari può rifiutare di distruggere, come richiesto dal PM, le intercettazioni relative ad un procedimento anche se archiviato da oltre 10 anni. La sola archiviazione, infatti, non basta ad escludere la possibilità di una rilevanza futura del materiale archiviato. Mentre il diritto alla riservatezza degli intercettati resta garantito dalla conservazione […]

Responsabilità 231 anche se il risparmio per l’ente è esiguo

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Società responsabile ai sensi del Dlgs 231/2001 per l’illecito dell’amministratore anche se la violazione ha comportato un esiguo risparmio di spesa. Il differente principio per cui tale esiguità potrebbe implicare la commissione del reato nell’interesse dell’ente solo se è provata la prevalenza delle esigenze di profitto rispetto alla tutela dei lavoratori, si applica esclusivamente in […]

Finanziamento illecito ai partiti, verifica rigorosa sull’attività della fondazione

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A prescindere dalle censure riferite al carattere esplorativo e sproporzionato del sequestro probatorio annullato, nell’ennesimo “botta e risposta” col Tribunale del Riesame di Firenze nel cosiddetto “caso Open”, facendo seguito ai due precedenti (sezione seconda, 15 settembre 2020 n° 28796 e 29409 del 26 maggio 2021), l’ultima sentenza della sesta sezione della Corte di Cassazione […]

Dichiarazione fraudolenta per l’appalto fittizio

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Commette il reato di dichiarazione fraudolenta chi utilizza fatture riferite ad un contratto di appalto dissimulante, in realtà, una illegittima intermediazione di manodopera e ciò anche se l’IVA è stata versata dall’emittente. Non sussiste infatti il diritto alla detrazione per l’operazione che ordinariamente non sconterebe I’IVA: tale situazione costituisce un indebito recupero. Ad affermarlo è […]